Ai miei piedi
Diario intimo di una bella di giorno
Uno dei misteri più insondabili
a disposizione di chiunque è quello
dell’esperienza sessuale: necessaria
e primaria eppure così complessa
e intrecciata alla sfera dei sentimenti,
alla nostra emotività. Il suo è un mistero
che non si svela, si può solo vivere.
E la protagonista di questo libro –
Magalie, una donna di quarant’anni,
moglie fedelissima e madre premurosa –
decide di viverlo in un modo radicale,
estremo, audace: mettendo inserzioni
sui giornali per entrare in contatto
con possibili amanti. Non è un mercato
del corpo, anche se Magalie si fa pagare,
ma un palcoscenico su cui si svolgono
incontri, abbracci dell’anima che passano
attraverso la potenza primitiva e sincera
dell’erotismo, vissuto come una danza
dei corpi che si relazionano,
si emozionano, si sostengono,
si commuovono. Un romanzo
d’iniziazione coraggioso e spregiudicato,
sostenuto da una scrittura sognante
e intensa, e dal proposito forte e insolito
di mettersi in gioco, per viaggiare
in quelle terre estreme dell’anima
dalle quali si torna rinnovati e più forti.
"E se mi chiamassi Magalie?"
"E se mi chiamassi Magalie? E’ un nome francese con un suono italiano:
si pronuncia «Magalì».
MI piace perché potrebbe
essere l’ultima parola
di una formula magica. E si accorda
bene con me,
piccola e graziosa come un peperoncino. Strana.
E’ un’idea che sventaglia in testa da protagonista,
come la coda di un pavone, piena di grandi occhi,
dipinti per catturare sguardi. E’ una pazzia che
pretende di essere commessa. Un giro su me
stessa, totale come una conversione."